domenica 21 agosto 2016

Turismo boom, ma la forza dello Yen pesa sui commercianti giapponesi

I magazzini dei commercianti giapponesi sono ancora carichi di scorte. E' uno degli effetti della Brexit. Nel mese di luglio la vendita ai non residenti è scesa in modo consistente, perché il peso dello YEN è andato crescendo sempre di più da quel 23 giugno, giorno in cui gli inglesi hanno detto stop all'Europa.

La spesa nei grandi magazzini da parte di visitatori stranieri è scesa di un quinto, nonostante il record di arrivi turistici in Giappone. Ben 2,3 milioni di visitatori stranieri sono arrivati in Giappone (+19% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), il che fa pensare che si possa centrare la firma record di 24 milioni entro la fine del 2016.
Tuttavia, questo boom di visite è frutto di prenotazioni giunte prima che ci fosse l'aumento del 6 per dello yen nei confronti del dollaro, dopo il referendum sulla Brexit. La forza dello yen potrebbe iniziare a farsi sentire nel corso dei prossimi due mesi, secondo gli analisti. Influisce anche il cambio di abitudini di acquisto dei visitatori stranieri, che se ne tornano a casa più con le valigie piene di cosmetici che non con beni di lusso e high tec, come accadeva in passato.

Cosa deciderà di fare la BoJ riguardo allo Yen?

I commercianti calcolano che i movimenti dello yen, sono tali da giustificare l'intervento del governo. Ma il rischio che l'intervento potrebbe non funzionare spiega la riluttanza di Tokyo a intervenire, dicono gli analisti. L'ipotesi che viene considerata più plausibile è che la Banca del Giappone possa intervenire solo nel caso in cui lo yen dovesse salire a 95-96 contro il dollaro, prima che ci sarà la riunione di politica monetaria della BoJ il 21 settembre.
Il governatore Haruhiko Kuroda ha detto a "Sankei" che tecnicamente c'è spazio per un ulteriore taglio dei tassi. Secondo altri c'è una piccola possibilità immediata di intervento, ma dipenderà da come si evolverà il rapporto dollaro-yen nei prossimi giorni, e soprattutto da quello che deciderà di fare la Federal Reserve.
Intanto, quel che accade sui mercati valutari lascia perplessi gli investitori. Ci sono troppi fattori di incertezza che caratterizzano il mercato. Chi opera nel breve termine potrebbe ottenere grossi rendimenti, ma anche correre grossi rischi. Prendiamo ad esempio chi opera con le opzioni binarie, le cui strategie vincenti potrebbero fruttare moltissimo ma anche essere ribaltate dai fatti. Ecco perché in molti preferiscono un atteggiamento più prudente sul mercato.

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