mercoledì 7 settembre 2016

Goldman Sachs spinge Enel: «Titolo da comprare»

Enel ringrazia Goldman Sachs e spinge forte in Borsa. Un report pubblicato nel corso della mattinata dalla banca d'affari americana, ha rivisto le raccomandazioni sui principali stocks europei legati all’energia. Tra questi spicca Enel, anche perché uno dei pochi che si è salvato da un giudizio peggiorativo. Secondo GS, invece le prospettive di Enel sono ottime.

Enel schizza in alto in borsa

Il colosso finanziario statunitense ha portato la valutazione sul titolo da "neutral" a "buy". Immediata la reazione degli investitori, che balza dell'1,94% (come si vede dal grafico del broker Markets.com recensione). Le azioni sono state aggiunte nella "Conviction list" di Goldman Sachs. Il nuovo target price per il titolo energetico è salito a 5,30 euro, ovvero molto sopra la precedente indicazione. Quest'ultima era appena 3,80 euro.

Il gruppo di Francesco Starace è stato identificato come "top pick" dal broker newyorkese.
Secondo Goldman Sachs la società potrebbe beneficiare del passaggio verso un'economia a basse emissioni, processo che sta coinvolgendo l'intera industria delle utility europea. L'adeguamento delle infrastrutture e un forte controllo dei costi, dovrebbero spingere il comparto energetico verso una via di uscita da una difficoltà che dura da 8 anni. Secondo gli analisti, l'utile per azione Enel è destinato a salire di circa il 4% fino al 2021, mentre in un'ottica più ottimista, il tasso potrebbe essere anche di un +7% al 2025 (usate l'indicatore ADX come funziona).

Anche UBS promuove Enel


Va detto che non è stata la sola promozione avuta da Enel, visto che anche gli esperti di UBS, in un loro report sulle prospettive di crescita delle utility companies europee, avevano premiato Enel. Secondo UBS la spinta arriva dalle condizioni favorevoli prodotte dai bassi tassi d’interesse. Questi infatti consentono alle società europee del settore energia di emettere obbligazioni a un costo sotto il 2%, ovvero meno dell’attuale costo medio del debito al 4%.

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