martedì 13 settembre 2016

Polo biomedico nell'ex area Expo. Via libera dal Ministero delle Finanze

Il primo passo per arrivare ad un polo biomedico è stato compiuto. Il piano scientifico e finanziario che è stato presentato al ministero dell’Economia e delle Finanze, ha ottenuto il disco verde da parte del Mef. Lo Human Technopole di Milano, quindi si può fare. Il Ministero lo ha giudicato «finanziariamente percorribile». Il governo adesso lavora per completare il decreto che ne dettaglierà risorse e operatività.

I numero del nuovo Polo Biomedico

Secondo le stime, un centro come quello che è in progetto dovrebbe avere un costo operativo di circa 140 milioni l’anno. Occuperà nell’ex area Expo una superficie di 30-35mila metri quadrati, darà lavoro a 1.470 persone tra ricercatori, scienziati (provenienti da tutto il mondo), personale tecnico e amministrativo, ognuna dei quali peserà a bilancio per circa 95mila euro.

Le aree di ricerca principali saranno 7, mentre ci saranno anche 3 «facilities» condivise. Gli scienziati saranno specializzati in genomica di base, malattie neurodegenerative, agroalimentare e nutrizione, big data, scienze della vita e nanotecnologie, allo scopo di sviluppare ricerca e soluzioni per la prevenzione e la cura del cancro e delle malattie neurogenerative. Il polo scientifico sarà dedicato alla ricerca avanzata in ambito biomedico.

Per realizzarlo si terrà conto delle indicazioni ricevute dal panel di esperti internazionali interpellati dal ministero per l’Università e la Ricerca. Rispetto all'idea originaria c'è stata qualche modifica che consentisse di ampliare o ridurre alcune delle aree di studio e sperimentazione. Comunque non c'è stata una variazione sostanziale del progetto iniziale.

I primi bandi internazionali per individuare i direttori dei sette centri e un direttore generale del polo verranno lanciati all’inizio del 2017, utilizzando gli 80 milioni stanziati per il progetto dalla legge 185 del 2015. Il Tecnopolo dovrebbe essere completato nel giro di pochi anni ed entrare a regime entro il 2023.

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