venerdì 20 gennaio 2017

Sterlina in calo dopo i deludenti dati sulle vendite al dettaglio

La settimana sui mercati valutari si chiude male per la sterlina, che paga i report deludenti riguardanti le vendite al dettaglio nel mese di dicembre. Secondo l'Office for National Statistics, le vendite al dettaglio espresse in volume, ossia in base alla quantità di merce acquistata, hanno evidenziato un forte decremento dell'1,9% a dicembre. Rivisto in negativo anche il dato di novembre, che passa da -0,1% a -0,2%.

La variazione annua è +4,3% dal +5,7% precedente. Il -1,9% delle vendite al dettaglio è il più grande calo mensile da aprile 2012. Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono crollate del 2% su mese, dopo il +0,2% del mese precedente ed a fronte del -0,3% del consensus. Su anno si registra un +4,9% rispetto al +6,4% precedente ed al +7,6% atteso.

Tuttavia c'è chi ci vede anche un aspetto positivo. Nel Regno Unito le vendite al dettaglio infatti sono salite del 1,2% negli ultimi tre mesi dello scorso anno, un contributo positivo alla crescita economica. La caduta delle vendite suggerisce infatti che il pubblico del Regno Unito sta reagendo alla decisione di lasciare l'Unione europea.

Sempre più sotto pressione la sterlina

Intanto però, a seguito di questi report, secondo i dati di BDSwiss il cross tra sterlina e dollaro (Gbp-Usd) è sceso dello 0,36% a quota 1,23 (puoi vedere qui BDSwiss opinioni). Si è avuto un crollo improvviso nel giro di mezz'ora appena durante la quale la coppia è passata da 1,2326 a 1.2300. La sterlina si è inoltre indebolita anche contro l'euro, anche se il cross EURGBP passa di mano 0,8663, con un incremento di 0,28%.

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Sul fronte inglese è inutile sottolineare che tiene banco è la posizione della May sulla Brexit. La premier mostra il volto duro nei riguardi di Bruxelles, che però a sua volta vorrà scoraggiare altri stati membri a non seguire l'esempio della Gran Bretagna. Insomma, la partita è ancora tutta da giocare.

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