lunedì 3 aprile 2017

Economia Giapponese, l'indice Tankan migliora ma la BoJ non cambierà la propria politica

La settimana dei mercati finanziari si apre con alcuni dati interessanti che sono giunti riguardo l'economia Giapponese. L'indice Tankan nel quarto trimestre è cresciuto a un tasso destagionalizzato di 12. Meglio dei 10 registrati nel precedente quarto, ma peggio rispetto alle previsioni che parlavano di un valore pari a 14. Ricordiamo che l'indice Tankan - calcolato dalla Banca del Giappone - misura l'attività manifatturiera del Paese con un'analisi condotta su circa 4500 imprese. Quando è superiore allo zero, vuol dire che il clima che si respira nelle imprese è ottimista.

La situazione dell'economia giapponese

La crescita di questo indicatore si lega al fatto che uno yen più debole migliorerà le esportazioni del Giappone nel prossimo trimestre. Attualmente la valuta giapponese è scambiata a 111,31 contro il dollaro, e come si vede dal grafico nell'ultimo periodo è rimasto stabile dopo che si era apprezzato molto a inizio 2017 (nel grafico abbiamo utilizzato anche il demarker indicator).

Dal punto di vista tecnico lo scenario del cross Usd-Jpy ratifica la tendenza ribassista, anche se nel grafico a breve si evidenzia un allentamento della fase ribassista. La prima area di resistenza è vista a 111,947, mentre il supporto è a quota 110,722 (vedi qui come si calcolano supporti e resistenze).

Ad ogni modo il dato probabilmente non influenza molto la politica verso la quale si sta indirizzando la Bank of Japan. L'istituto nipponico è infatti alle prese con il grosso problema dell'inflazione, che secondo le ultime rilevazioni è appena allo 0,3%, ovvero molto lontano da quel 2% che è l'obiettivo perseguito dalla BoJ. Ricordiamo che il governatore Kuroda di recente ha sottolineato come non ci sia fretta di alterare lo status quo della politica della Bank of Japan. Attualmente il costo del denaro è -0,10%, e la prossima riunione della BoJ è in programma a fine aprile.

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