giovedì 4 maggio 2017

Fed senza sorprese: tassi confermati. Sui dati economici flop: "Sono transitori"

Come era nelle previsioni, alla fine la Federal Reserve ha deciso di confermare il livello dei tassi di interesse. Restano quindi fermi allo 0,75 e l'1%. Lo ha annunciato il Fomc - ovvero il comitato di politica monetaria della banca centrale americana - al termine di un meeting di due giorni che si è concluso ieri. Nessuno si aspettava qualcosa di differente, dal momento che la Fed aveva già provveduto ad alzare il costo del denaro sia a dicembre che a marzo.

Gli effetti dei dati della FED


Adesso si guarda a quello che accadrà sul fronte valutario nella giornata di oggi, cosa che interessa molto per verificare le nostre strategie vincenti opzioni binarie 60 secondi. I primi dati segnalano che la valuta del vecchio continente è in salita, sia pure di poco, nei confronti del biglietto verde. A pesare è proprio la cautela con cui la Fed si sta comportando, e il fatto di aver rinviato a data da destinarsi il rialzo del costo del denaro.

Teoricamente rimangono ancora due ritocchi da fare nei prossimi 7 mesi, visto che la Yellen annunciò che ci sarebbero stati 3 cambi nel corso di quest'anno. Molti si erano infatti preparati all'evento, ipotizzando un forte rally del dollaro. Avevano scelto già il loro broker con miglior spread forex, cos'è è spiegato qui, ed erano pronti. E invece no. C'è da attendere.

Il commento della FED

La cosa importante infatti è che la Fed ieri ha manifestato una certa preoccupazione per il rallentamento mostrato dalla crescita economica degli Stati Uniti. I due passaggi chiave in questo senso riguardano il "rallentamento delle attività economiche" e "le spese delle famiglie che sono aumentate solo modestamente".

Malgrado questo comunque, non c'è da fare allarmismi in quanto questa franta viene ritenuta un fenomeno "transitorio". Il FOMC infatti ritiene che con graduali aggiustamenti nella politica monetaria, sia le attività economiche che il mercato del lavoro miglioreranno ulteriormente nei prossimi mesi. L'inflazione si stabilizzerà intorno al target del 2% nel medio termine. Riguardo ai prossimi rialzi dei tassi, la Fed ha chiarito che questi avverranno in relazione ai prossimi outlook economici e ai dati macroeconomici in arrivo.

La prima reazione dei mercati si è avuta ne corso della notte, con le borse asiatiche che hanno chiuso in ordine sparso. Shanghai cede lo 0,14%, Shenzhen sale dello 0,09%, bene invece Seul: +0,97%. Sale Taiwan che guadagna lo 0,12%.

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