lunedì 23 ottobre 2017

Mercati finanziari, fari accessi sul meeting BCE di giovedì

Sarà una settimana estremamente interessante per i mercati finanziari. A dominare la scena sarà senza dubbio la Banca Centrale Europea, dal momento che giovedì dal meeting dei Banchieri europei potrebbero uscire delle novità riguardo al tapering. Secondo molti analisti infatti la Eurotower dovrebbe annunciare la prossima riduzione del piano di acquisto titoli.

Due eventi clou per i mercati finanziari

Giovedì rischia quindi di diventare una giornata spartiacque per i mercati finanziari e per il cambio euro-dollaro (prima di fare trading su questa coppia studiate bene cos'è la leva finanziaria forex trading). La fine del quantitative easing infatti porrebbe l'istituto centrale europeo lungo la scia già tracciata dalla FED, ovvero la normalizzazione della politica monetaria.

Riguardo alle aspettative degli analisti, secondo un sondaggio condotto da Bloomberg la maggior parte si attende una discesa del quantitative easing fino ai 30-35 miliardi a partire da settembre 2018. A sostegno di questa ipotesi c'è il fatto che nessuna voce contraria si è sollevata dalla BCE nei giorni scorsi, quando è stata ventilata questa ipotesi. E il rialzo dei tassi? Secondo gli analisti il primo ritocco al costo del denaro potrebbe essere attuato all'inizio del 2019.

Ma questa settimana sarà interessante anche per la Banca Centrale Usa. La corsa alla poltrona più importante della FED si è aperta, e i candidati sono Taylor e Powell. Proprio questa settimana potrebbe arrivare la decisione definitiva sulla successione di Janet Yellen alla guida dell'istituto americano, il che rende probabile un avvio di settimana a ritmo blando per l'euro-dollaro, e osservando l'indicatore macd segnali operativi non ne dovrebbero giungere molti. . Ufficialmente anche la chairwoman potrebbe aspirare alla conferma, ma in una recente intervista a Fox il presidente Trump ha fatto chiaramente capire che i candidati rimasti con maggiore chance sono ben altri, ovvero il membro della Fed Jerome Powell e l'economista di Stanford John Taylor.

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