mercoledì 3 gennaio 2018

Aziende: Italcementi compra Cementir per 315 milioni di euro

Cambia lo scenario per il mercato dei materiali da costruzione. Nella giornata del 2 gennaio infatti, Italcementi ha completato il closing per acquisire Cementir sborsando 315 milioni e confermando con forza il suo ruolo di leader del settore. La compravendita ha per oggetto le attività nazionali del gruppo romano, mentre Bergamo rimarrà la sede centrale. Le attività acquisite sono 5 cementerie a ciclo completo e 2 centri di macinazione, oltre che un network di terminal e impianti di calcestruzzo attivi sul territorio nazionale. Italcementi va quindi ad ingrandirsi, visto che la struttura industriale fino a oggi era formata da 6 cementerie a ciclo completo, un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti.

Come cambiano le due aziende

cementerieSi tratta di un passaggio importante, visto che dopo diversi anni Italcementi torna a crescere in Italia. L'operazione di acquisizione aveva già ricevuto il via libera da parte dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che si era espressa favorevolmente lo scorso mese di novembre. Tuttavia, il Garante aveva posto solo alcune condizioni riguardanti la cessione di alcuni impianti. L'accordo tra le due società era stato annunciato il 19 settembre 2017 da Italcementi e Cementir Holding. Questa operazione rappresenta per Italcementi un'importante opportunità di crescita nel mercato italiano dei materiali per le costruzioni. Sia per composizione geografica che di qualità degli asset industriali, la combinazione che risulta dall'operazione è perfetta.

Adesso bisognerà integrare le due realtà che fino a oggi avevano vissuto separate. In un primo periodo verranno mantenuti inalterati denominazione sociale e i marchi delle società acquisiti. Verrà invece dato subito avvio al processo di integrazione degli asset e delle risorse all’interno della nuova realtà industriale. Il tutto verrà svolto con modalità idonee ad assicurare la continuità aziendale e il controllo da parte del nuovo management. Secondo alcune stime, l'operazione consentirà sinergie sui costi per almeno 25 milioni di euro entro il 2020.

Nessun commento:

Posta un commento