lunedì 19 febbraio 2018

Banca centrale giapponese verso la conferma degli stimoli monetari

Cosa succederà in Giappone, dopo la nuova nomina per Haruhiko Kuroda alla guida della Banca centrale giapponese? L'idea che suggerisce questo passaggio è una continuazione della politica monetaria ultra-espansiva. Ed è proprio questo che ha propiziato il rimbalzo della Borsa dei giorni scorsi. Tuttavia, si fanno strada alcune teorie secondo le quali Kuroda non completerà il suo secondo mandato (vista l'età avanzata) ma potrebbe farsi da parte dopo 2-3 anni, ovvero dopo l'uscita dalla politica monetaria accomodante. In pratica la sua carica verrà "prorogata" per il tempo sufficiente a completare la sua azione di politica monetaria.

Di sicuro al momento invece si andrà avanti così come si sta facendo. Gli stimoli monetari all’economia nipponica verranno mantenuti intatti o quasi, anche se il mondo attorno sta andando in un'altra direzione. C'è pure la necessità di frenare l'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. Possiamo constatarlo se prendiamo l'elenco broker forex autorizzati Consob e vediamo l'andamento del cross Usd-Jpy. Questo ha già innescato alcuni interventi da parte di alcune autorità politiche giapponesi, come il ministro delle Finanze Aso.

Il futuro della Banca centrale Giapponese

Si andrà quindi avanti lungo la scia già tracciata nella primavera del 2013 dalla Banca centrale giapponese. Del resto essa ha portato buoni risultati sotto il profilo della crescita economica (otto trimestri di crescita consecutiva). Molti meno per quel che riguarda l'inflazione, che resta al di sotto delle attese e del target del 2% (quella “core” è ancora sotto l’1%). Cosa che interessano molto quelli che fanno investimenti con broker che accettano paypal postepay trading.

Va detto però che mentre da un lato la Banca centrale giapponese persegue strategie espansive, dall'altro una specie di tapering l'ha già cominciato. Ha infatti il concept del “controllo della curva dei rendimenti”, acquistando bond a un ritmo annuale. La cifra spesa però è calata, passando a circa 60mila miliardi di yen da quella precedente di 80mila. Un tapering camuffato. Tuttavia, c'è chi critica fortemente queste misure alternative scelte dalla BoJ, perché espongono il Giappone a una crisi finanziaria.

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