martedì 8 maggio 2018

Pagamenti elettronici, in Italia cresce la diffusione. Ma il Sud resta indietro

Il pagamento elettronico comincia ad entrare nella routine degli italiani, che spesso lo scelgono anche per piccole spese. Lo conferma un recente studio, secondo il quale nei negozi fisici la spesa viene fatta il 75% delle volte utilizzando pagamenti elettronici. E quasi la metà delle volte la cifra spesa non supera neppure i 5 euro. Il tanto atteso cambiamento culturale sta arrivando? Forse, perché tra coloro che arriverebbero a farsi scansionare l'impronta per autorizzare i pagamenti (o addirittura farsi innestare un chip sotto pelle) e quelli che invece dal contante non vogliono proprio staccarsi, c'è un panorama molto vario ed eterogeneo.

La diffusione dei pagamenti elettronici

Intanto lo studio dell'Osservatorio di Findomestic, realizzato con Doxa, evidenzia una spaccatura a livello di sesso tra le preferenze degli italiani. Le donne sono più portate all'utilizzo del bancomat (41,5% contro 35%) mentre la carta di credito è la forma di pagamento elettronico preferita dai maschietti: 30% contro il 22% delle donne. Complessivamente rimane però il bancomat la forma preferita, visto che viene utilizzata nel 38% dei casi. Seguono carte di credito (26%) e prepagate (11%).

Altri dati interessanti si rilevano dallo strumento usato per pagare. Tra i sistemi di pagamento più innovativi, la preferenza va all'app della propria banca (precisamente il 44% delle donne e il 29% degli uomini), mentre tra i servizi più noti Postemobile (23,5%) batte di poco Apple Pay (23,3%).
Altri aspetti interessanti si rilevano su base geografica. Il bancomat è la forma preferita di pagamento nel Nord-Est: 44%, contro il 29% di Sud e Isole. Proprio il Meridione sembra essere più indietro nella evoluzione culturale dei pagamenti. Se infatti un italiano su quattro preferisce ancora i contanti, al Sud questa percentuale sale al 31% (così come nelle Isole). Cosa sorprendente, sono proprio i giovani tra i 18 e i 24 anni (52,3%) ad acquistare ancora in modo regolare con le banconote. Per circa la metà di loro il motivo è legato alla sensazione di tenere maggiormente sotto controllo le spese.

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